Lo Scopettaro

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Lo Scopettaro nasce nel Lungotevere Testaccio, 7 nel 1912. La leggenda narra che, prima di essere una trattoria, fosse un laboratorio di scope di saggina, le stesse che si vedono raffigurate nei quadri del 900; sembra che in questo negozio si rifornisse anche lo Stato Pontificio, da qui nasce la leggenda che lo Scopettaro facesse le scope per il Papa. Sembra che un giorno la proprietaria del negozio, per accontentare il marito, mise a cuocere in un angolo del negozio una pentola con della pasta e fagioli e poiché tutt'intorno si sentiva un ottimo profumo i passanti si affacciavano all'interno del negozio chiedendo se si potesse mangiare. Questo fu il motivo per cui la signora cominciò a fare altri piatti tipici romani, del resto una scopa si consuma molto lentamente mentre si mangia tutti i giorni... la bottega di scope si trasformò in una trattoria. Nel corso del tempo nel locale sono passati tanti personaggi famosi tra cui Camici, mitico fantino di Ribot (all'interno del locale se ne può ammirare una foto) e Checco Durante, che scrisse una poesia sul locale (anch'essa si può leggere in un quadro all'interno del locale). Per questi motivi e per l'ottima cucina, che finalmente è ritornata in una delle trattorie più antiche di Roma, lo Scopettaro è un punto di riferimento conosciuto in tutto il mondo.